L’Isola dimenticata, tra occupazione tedesca e bombardamenti sovietici
La Seconda Guerra Mondiale gettò un’ombra oscura sull’isola di Bornholm quando, nel 1940, le forze tedesche occuparono strategicamente questa perla del Mar Baltico. Bornholm divenne rapidamente una base militare cruciale, la sua posizione geografica strategica contribuì alla sua importanza nell’ambito delle operazioni belliche. Ma la fine della Seconda Guerra Mondiale fu diversa per Bornholm: mentre il resto della Danimarca festeggiava la liberazione del paese dopo 5 anni di occupazione tedesca, la sera tra il 4 e il 5 maggio del 1945, Bornholm attendeva l’arrivo delle truppe di liberazione britanniche che purtroppo non giunsero mai.
Il momento peggiore si verificò, tuttavia, negli ultimi giorni di guerra, quando l’Armata Rossa temendo che i tedeschi ritardassero la resa per consegnarsi ‘soltanto’ agli americani, attaccò l’isola dal cielo. Il 7 maggio 1945 l’aviazione di Stalin sganciò sull’isola un numero esagerato di bombe che danneggiarono gravemente le città di Rønne e di Nexø dove fu distrutto quasi tutto il centro cittadino ed il porto dove erano ammassate le difese militari tedesche. I morti si contarono a centinaia e nei giorni successivi gli isolani provarono un forte risentimento verso il resto della Danimarca poiché si sentirono abbandonati: la radio non fece menzione di quello che stava succedendo sull’isola e tutto ciò di cui i residenti di Bornholm sentivano parlare erano i festeggiamenti in corso a Copenaghen.
Maggio 1945, quando arrivò l’Armata Rossa a Bornholm
I primi soldati dell’Armata Rossa sbarcarono al porto di Rønne tra l’8 e il 9 maggio 1945. Alcuni di loro furono inviati in treno a Sandvig, dove incontrarono la resistenza locale e la gente curiosa, erano giovani soldati di prima linea che erano stati ridistribuiti dal fronte tedesco. Marciarono verso Allinge, dove furono nuovamente accolti dai membri della resistenza locale davanti al cortile della macelleria, ora diventata un supermercato.
Molti soldati dell’Armata Rossa rimasero a Bornholm per quasi un anno ed un gran numero di loro erano acquartierati nella parte settentrionale dell’isola, vivevano in alberghi, ostelli, pensioni o tende nella natura. Nelle foreste vicino a Hammersholm c’è persino un campo erboso chiamato “Russersletten” (la pianura russa) e alcune delle loro trincee si possono ancora trovare sui pendii che scendono al lago Hammer e sul promontorio di Hammerknuden.
I soldati sovietici lasciarono Bornholm il 5 aprile del 1946, dopo l’arrivo sull’isola dei primi soldati danesi e Bornholm era così finalmente libera. L’isola fu liberata dai russi ma non fece mai parte dei Paesi che varcarono la ‘cortina di ferro’ amministrata dalla Unione Sovietica.
Dove si trova il cimitero russo a Bornholm
Dei circa 800 soldati sovietici che si trovavano a Bornholm tra il 1945 e il 1946, circa 30 morirono durante il loro dispiegamento e furono sepolti ad Allinge, dove venne istituito un cimitero e un memoriale speciale all’estremità occidentale, che si può visitare in autonomia. Proprio accanto al cimitero danese di Allinge, troverai il cimitero/memoriale russo, si entra attraversando un piccolo cancello in stile sovietico con sopra inciso la falce, il martello e la stella a cinque punte simbolo dell’Armata Rossa e al suo centro, nel piazzale, si trova un obelisco che reca le seguenti parole nelle due lingue, russo e danese:
“Gloria eterna agli eroi russi che hanno sacrificato la propria vita nella lotta contro gli occupanti tedeschi.”